Autore: Cosimo Parisi
Recensione/Review
A Strange Day
Non sono molte le strumentiste nel mondo del jazz, per cui l´apparizione all´orizzonte di Carla Marciano, sax contralto e sopranino, è una vera sorpresa e con questo A Strange Day anche la conferma del proprio valore. Guida un quartetto vero, compatto nell´esecuzione delle sue composizioni, con mano precisa. Con lei ci sono Alessandro La Corte al piano, Aldo Vigorito al contrabbasso e Gaetano Fasano alla batteria. Nonostante non suoni il sax tenore si rifà a John Coltrane come sorgente di ispirazione musicale, passione evidenziata subito dal brano di apertura “Dance of Mind”. Ma a differenza di altri colleghi lei sa guidare la musica e dare un volto preciso al gruppo d´insieme, guidandolo su tracce che sono uno elaborato sguardo in retrospettiva al modern bop degli ultimi decenni e non solo ad un preciso momento, come spesso è avvenuto, delle incisioni del quartetto storico di Coltrane. “A Strange Day”, che dà il titolo all´album, è eseguito in duo insieme al contrabbasso di Aldo Vigorito, su “Far Away” il pianoforte di Alessandro La Corte cita nell´introduzione “Cheek to Cheek”: sui più di settanta minuti di quest´album, che non stanca mai, la Marciano utilizza tante possibilità per dare varietà all´insieme, dando fiducia ai suoi sideman. La loro cultura musicale è enorme, frutto di uno studio attento della tradizione, ridata in un collage in cui c´è dal modale tyneriano alla ballad senza dimenticare l´hard bop.